TAEKWONDO

TAEKWONDO

Il fine supremo del Taekwon Do: Accrescere nell’uomo la saggezza, far nascere e sviluppare nel suo animo la dignità, la consapevolezza delle proprie capacità fisiche e morali, allontanandolo da qualsiasi atto di violenza e di ingiustizia (Choi Hong Hi) LE ORIGINI TAEKWONDO Taekwon Do significa letteralmente: “TAE”=Calciare; “KWON”=boxe e “DO”=via; ossia la via o arte dei calci e pugni volanti.

La traduzione letterale non rende merito a quest’arte. Lo sport Taekwondo è famoso in tutto il mondo, lo sport è una parte, tra l’altro poco importante di questa arte marziale, che permea il suo spirito dall’antica cultura coreana. Il praticante diviente l’arte e l’arte scorre e forma il carattere: esalta e smussa. ———————- I primi cenni di quest’arte risalgono al lontano 37 a.C durante il regno KOGURYU e successivamente nel regno di SILLA. I giovani guerrieri (HWARANG) svilupparono un tipo di lotta senza armi denominata TAE KYON (conosciuta anche sotto il nome di SUBAK). Il Subak viene considerato come il sistema di combattimento antenato del più moderno TAEKWONDO. Il TaekwonDo è il risultato della fusione delle tecniche autoctone con l’arte importate dal monastero Sholin (Shorinji Kempo in giapponese) cinese. Nel periodo tra il 660 e il 940 d.C. ebbe inizio una intraprendente diffusione di quest’arte per lo più all’interno della penisola ad opera dei Hwarang. Quesi Hwarang erano degli umanisti e studiosi, di famiglie benestanti e studiavano anche l’arte del colpire TaeKyon. Nei loro viaggi, entravano in contatto con altre società e culture e trasmettavano ciò che gli era più caro. Dapprima il taekyon si diffuse nei ceti più bassi della popolazione ed assunze una connotazione ludico-ricreativa (oggi potremmo dire sportiva). La diffusione di questo sport fu massiccia dopo il 935 d.C. durante la dinasti KORYO (935-1292 d.C.). Nel periodo seguente il Taekyon assunse connatazioni diverse, da sport a vero e proprio sistema da comabattimento; il nome da Taekyon mutò in Subak (regno del re Uijong, 1447-1170). Tra 1397 e 1907 fù il periodo della dinastia YI. Durante la dinastia Yi venne scritto un libro sul Subak ed alcune opere di compedio furono scritte. Il Subak oramai era parte della tradizione, della cultura popolare. Fù proprio il popolo a salvare il Subak dall’estinzione durante il periodo succesivo, caratterizzato da lotte di potere e da guerre interne. Dopo il 1909 ebbe inizio l’invasione giapponese che durò ben 36 anni. In questo periodo ogni arte o cultura autoctona fù messa al bando. Il Subak acquistò un significato politico di unità nazionale. Il veto giapponese fin%igrave; nel 1943. Dopo la seconda guerra mondiale ebbe inizio una forte diffusione. Ogni maestro sfoderò il suo stile di Subak. Durante il periodo dell’occupazione giapponese, ogni maestro rivisitò le poche tecniche, introducendo tecniche più complesse derivanti dalle arti sia cinesi che giapponesi. Così nacquero numeroso scuole; la prima fù: la scuola di KWAN aperta a Seul e pi la CHUNG DO KWAN e la MOO DUK KWAN e poi YUN MOO KWAN, per citarne alcune. Nacquero numerosi Dojang (scuole) esempio: il SONG KWOO KWAN e OH DO KWAN. Ognuno affermava, come sempre accade nelle arti marziali, di praticare l’originale stile del Subak. Litigi e controversie impedirono la creazione di una federazione nazionale. il Subak venne insegnato nell’esercito, era il 1946. Nel 1952 fù ufficializzato nell’esercito e reso obbligatorio, vista la sua palese efficace. Il Subak approda anche in america con numerosi stage. Nel 1955 nasce il TAE SOO DO, nome che accomunava tutti i vari Kwan (stili) sotto un’unica denominazione. Questo avvenne ad opera di un comitato di maestri storici coadiuvati da politici e leader sociali tra questi il famoso generale CHOI HONG HI. Nel 1957 il TAE SOO DO prese il nome di TAE KWON DO, nome più vicino all’antico nome TAE KYON. Nel 1965 il Taekwondo iniziò a diffondersi ufficialmente anche in Italia ad opera dei maestri PARK SUN JAE e PARK YOUNG GHIL e PARK CHUN UNG.

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